breaking news: belfy, ribattezzata da me banalmente "little" negli ultimi mesi, da questo week end ha un nuovo nome:
the walking dead, twd, in omaggio a una delle serie tv preferite da marito e me (seconda solo a
homeland). perché c'è da dire, cha a 15 mesi suonati, little/belfy/twd cammina proprio così, come uno zombie. stessa andatura basculante, stesse gambe aperte, stessa velocità. non importa, finché c'è vita, c'è speranza. magari un giorno,
the walking dead, camminerà leggiadra e regale, proprio come Mariacarla Boscono e Carmen Kass dei tempi d'oro e noi, gonfi di orgoglio, ci rimangeremo tutti gli sfottò di questi primi anni. per il resto,
the walking dead a parte, in questi giorni ho riflettuto a lungo sul concetto di educazione. perché su di noi genitori inconsapevoli, superate le crisi di mezza età, la nostalgia da discoteca e da aperitivi on the rocks, si abbatte un temibile dilemma senza soluzione. perché fare un figlio significa anche trovarsi di fronte a un costante sentimento di inadeguatezza. come fossimo cactus trapiantati nelle risaie tra novara e vercelli. noi si deve, infatti, affrontare
l'issue educazione. non solo non si dorme dal 1518, non si fanno fanno viaggi dagli anni 80, non si beve un vodka tonic alle 19 (c'è il bagnetto, tié) dalla 3° liceo, non si guarda un film di pomeriggio da quella vacanza in grecia a 16 anni. no, beccati questa, caro genitore inconsapevole. uscito dal tunnel della nuova vita con
the walking dead, ti tocca affrontare la questione delle questioni: l'educazione. tu che fino a ieri non sapevi nemmeno come ti chiamavi, da oggi ti tocca educare una creatura per farne il migliore esemplare di essere umano secondo le tue possibilità e allora, tanta fortuna a voi. e tanta fortuna a me. per rendere l'idea dell'annosità della questione, ecco alcuni esempi comportamentali:
situazione 1) siete da mezz'ora a una festina per nani dove lo sport più quotato tra i 2enni risulta essere, al momento, lo spalmamento di mini panini alla nutella sui divani grigio perla della mamma del padrone di casa. a un certo punto, vostra figlia 2enne, spezza la routine della nutella, rubando il monopattino a un altro nano che comincia a piangere come una nonna genovese che vede partire il proprio nipote come mozzo su un'imbarcazione a vapore della compagnia transatlantica durante la prima ondata migratoria sotto Vittorio Emanuele II (1852 circa). a questo punto, voi: a) lasciate che se la sfanghino da soli, in fondo sono bambini, a costo di rovinare al festa al povero festeggiato per la storia delle urla da transatlantico, versandovi una tazza di thé e facendo finta che la figlia ladra di monopattino non sia la vostra. b) obbligate vostra figlia a restituire il monopattino al piangente da transatlantico, promettendole in cambio una notte da leoni di fronte alla serie completa del
pingu show su baby tv. fino a mezzanotte. c) prendete la borsa, la giacca, il cappello e la sciarpa, scappate e andate a farvi uno spritz al bar sotto casa, staccando il telefono. d) mettete in atto il metodo zinedine zidane, ovvero date una testata al nano-ladro di monopattini e scappate con le tasche piene di pizzette e con il monopattino sotto il braccio. troverete altri amici per vostro figlio. il mondo è pieno di bambini. anzi, no. la ladra di monopattino è vostra figlia. meglio cambiare tattica. e) (la più realistica)
black in the mind. non sapete che pesci pigliare per agire nel modo più educativo possibile, per cui reagite a caso, creando scompensi psichici ed emotivi che graveranno sul carattere di vostro figlio (e del suo amico) per tutta la sua vita
situazione 2) siete ai giardini con
the walking dead che non può fare altro, viste le sue scarse capacità motorie, che andare in altalena. dopo ore d'attesa, finalmente, la suddetta altalena si libera. allora, correte, sgambettate un paio di nani vestiti di rosa e vi accaparrate il posto. cominciate a spingere,
tdmwè felice come una pasqua, quasi come lo sono stata io quel giorno in cui sono stata invitata alla prima, e quasi ultima, vendita di Prada per la stampa (dove ho comprato tutto). dopo soli 5 minuti arriva un altro nano e comincia a fissarvi con occhio semivitreo, neanche fosse
il tenente colombo. passano i minuti e lo raggiunge suo nonno, di 90 anni, 6 bastoni, la gotta e 8 cataratte, ed entrambi continuano a fissarvi, con sguardo implorante. voi: a) non conoscete né vergogna né pietà e fate finta di non vederli, vi infilate nelle orecchie gli auricolari dell'iphone e cominciate a ripassare l'ultimo album di vasco in vista del concerto, mentre spingete
twd, sempre felice come una pasqua. b) sorridete al signore e date il via a una lunghissima pratica di mediazione con
twd che inizia con un "sai, amore, ora è il turno di quest'altro bambino, tu sei già andata, i giochi sono di tutti ed è bello condividerli", che termina, dopo 45 minuti di estenuanti tentativi, con un "se non molli l'altalena entro 32 secondi, non mangerai mai più la pasta di
bob l'aggiustatutto. c) strappate
twd urlante dall'altalena e correte da iperbimbo a comprare l'altalena di
star wars, che a ogni spinta fa i rumori di un'astronave. spock, è compreso come tata nell'imballaggio. poi, la montate in salotto (l'altalena). spock dormirà nel camino. d) (la più realistica)
black in the mind. non sapete che pesci pigliare per agire nel modo più educativo possibile, per cui reagite a caso, creando scompensi psichici ed emotivi che graveranno sul carattere di vostro figlio per tutta la sua vita
situazione 3) a tavola, vostra figlia 2enne, continua a trasformare la tovaglietta in una piscina olimpionica nonostante le vostre ripetute richieste/minacce. non c'è niente da fare, appena voi vi girate per pelare un broccolo, lei prende il bicchiere e, con gesto spavaldo, rovescia tutto il contenuto sulle polpette vegetali che avete preparato con tutto il vostro amore, per mezzo pomeriggio. ecco, no, lei ride, e dice "mamma, gadda, quanti pesci". appena vi avvicinate con un trolley di scottex, per pulire, lei, non paga, con ghigno beffardo, getta la manina in alto e la spiaccica in piscina. "gadda, mamma, ho fatto un tuffo", ricoprendovi di polpette e acqua dai capelli ai calzini. voi, a questo punto, a) non vi scomponete, perché la calma è l'arma più potente dei saggi, vi avvolgete nella valigia di scottex, e come michael jackson in thriller cominciate a indietreggiare, a passi lenti e ritmati, obiettivo aeroporto di malpensa. destinazione sao paolo do brasil. sola andata, grazie. b) sbraitate come le peggio madri, intimando alla creatura che non riceverà mai più un bicchiere di barbapapà in mano. fino a 18 anni, almeno. c) mettete la 2enne in castigo nell'angolo sul seggiolone, peccato che per vincere la noia dell'angolo, la predetta 2enne cominci a spalmare le sue mani unte di polpette veggy sui muri della cucina e domani è un altro giorno, quello della mamma imbianchina. d) (la più realistica) black in the mind. non sapete che pesci pigliare per agire nel modo più educativo possibile, per cui reagite a caso, creando scompensi psichici ed emotivi che graveranno sul carattere di vostro figlio per tutta la sua vita
situazione 4) proprio mentre avete abbassato lo sguardo a terra, per raccogliere l'ennesimo bolo di biscotto sputacchiato da twd, vostra figlia 2enne ha appena imbrattato l'intera parete con geroglifici incomprensibili a pastello a cera. voi a) dite una parolaccia, sperando che non la ripeta mai. b) lasciate fare, la creatività non va castrata c) chiamate vostro marito e piangete perché, è ufficiale, siete sull'orlo di una crisi di nervi. e, per diamine, avete diritto anche voi, al vostro mese di rehab, come lindsay lohan. d) spiegate con calma, a vostra figlia che è meglio disegnare sui fogli, e lei, per tutta risposta, prende un pennarello indelebile, centra l'anta della vostra scarpiera su misura e, calcando la mano, dice "gadda, mamma, ho fatto una foglia". e) vi lasciate andare a una notte di oblio sotto forma di un cocktail di alcool e farmaci, tanto in fondo, è venuta su bene anche la figlia di kurt cobain e courtney love. e pure kelly osbourne è dimagrita e si è rifatta un'immagine borghese, per cui che problema c'è. f) (la più realistica) black in the mind. non sapete che pesci pigliare per agire nel modo più educativo possibile, per cui reagite a caso, creando scompensi psichici ed emotivi che graveranno sul carattere di vostro figlio per tutta la sua vita
quindi, siccome le mie figlie cresceranno piene di turbe mentali dovute alla mancanza di un'educazione logica come conseguenza del filone educativo da me scelto, ovvero il metodo "black in the mind", speriamo almeno che abbiano lo stile e l'ironia di Eva Fontanelli (che quando ancora blogger, poser e fotografi street nemmeno esistevano -thesartorialist escluso-, io già ne ero incantata)
(foto tumblr, grazia.it, thesartorialist)